venerdì 31 gennaio 2025

Frammento 1411, Emily Dickinson

Emily Dickinson appuntava i propri versi in pezzetti di carta effimeri ed eterogenei: involucri della farina o lo zucchero, biglietti da visita, volantini pubblicitari, buste riciclate capovolte. La sua calligrafia minuta e veloce appuntava l'ispirazione fugace al passaggio. Fasci di frammenti poetici su supporti casuali, fragili e ordinari, raccolti e sistemati in cartelle, sono stati ritrovati dalla sorella alla sua morte. Riempivano alcuni cassetti del comò della sua stanza, diventata il suo piccolo grande regno negli ultimi anni. Grazie all'amante del fratello Austin, che sostiene e cura la prima pubblicazione dei versi, oggi possiamo leggere e godere dei versi di Emily Dickinson. Mabel Loomis Todd studia e ricompone le frasi poetiche, tenta un'interpretazione delle intenzioni della poetessa con grande attenzione e sensibilità, decifra i segni e ripropone nel modo più fedele possibile la sua singolare personalissima punteggiatura. La prima edizione è del 1890. Da allora i poemi di Emily Dickinson non hanno smesso di incantare e scuotere generazioni di lettori. 

L'amore per la poesia di Emily Dickinson affianca la sua passione per la botanica, si allaccia al mondo naturale, costruendo un universo poetico a parte. Sono noti i suoi meravigliosi erbari, le schede composte con fiori ed erbe raccolti principalmente nel giardino e nel bosco vicino casa. Composizioni eleganti di elementi vegetali accuratamente catalogati e descritti in cartigli, come vuole la tradizione, le tavole sono oggi conservate nella biblioteca universitaria del suo paese d'origine, Amherst in Massachusetts. E da qualche anno digitalizzate.

Non stupisce allora ritrovare nei versi di Emily Dickinson tutta la ricchezza del mondo vegetale, quella che poteva osservare più da vicino. Ed assieme alle piante, i fiori, i frutti, veder comparire tutto il popolo minuto di insetti e animali che lo abitano ed animano. Sapori, profumi e gamme cromatiche diverse si susseguono a scandire immagini di stagioni ricorrenti, ciclo ed eterno ritorno tangibile eppure così sfuggente e transitorio. 

Da queste letture, dalle suggestioni prodotte dalla personalità di Emily Dickinson, dalle visioni scaturite dai versi, ho realizzato la serie Frammenti. Un astuccio in bella carta che racchiude un frammento poetico di Emily Dickinson, battuto con macchina da scrivere Continental Wonder del 1930 su sottile carta giapponese cucita a filo in contrasto e accompagnato da una linoleografia a più matrici e più colori. Impressa a mano su carta Graphia 270 gr, la stampa misura 18,5x17,5 cm. Ogni insieme è tirato a 20 esemplari ed è firmato e numerato. Il primo frammento è il 1411. Come sempre, lo trovate nel mio e-shop.