Un piccolo, delizioso libro. Ogni appassionato (d'arte, di letteratura, della vita...) troverà in questa Storia della seduzione di Maurizio Calvesi, momenti di puro godimento.
Una piccola nota. In questo acuto e sensibile escursus, arrivando alla fine del XVIII secolo ci si imbatte in modi e protagonisti nuovi della seduzione. Ritroviamo allora il fondamento di una reputazione corrente: è l'artista ad usare modi seduttivi, anche nel suo deliberato, ostentato o contraddittorio sottrarsi e ritrarsi (gioco seduttivo per eccellenza). Finita l'epoca dei Lumi e della fede nel progresso, finite le certezze del mecenatismo, l'operazione artistica diventa travaglio, sublime, deliziosa e terribile necessità e schiavitù dell'anima. Siamo in piena esaltazione romantica, i cui germi son nati in pieni Lumi come serpi latenti.
Ecco allora l'immagine dell'intellettuale saturnino, ecco rifiorire la melancholia come splendido elleboro, fiore della creazione e dello spleen, carnoso e senza profumo.
Melancholia, acquerello su carta, pubblicato da Madame Figaro, Parigi, 2005 ed esposto a Roma, Napoli e Venezia tra il 2006 e il 2008 nella collettiva Le Favolose Matite Colorate nel Mondo.
Una piccola nota. In questo acuto e sensibile escursus, arrivando alla fine del XVIII secolo ci si imbatte in modi e protagonisti nuovi della seduzione. Ritroviamo allora il fondamento di una reputazione corrente: è l'artista ad usare modi seduttivi, anche nel suo deliberato, ostentato o contraddittorio sottrarsi e ritrarsi (gioco seduttivo per eccellenza). Finita l'epoca dei Lumi e della fede nel progresso, finite le certezze del mecenatismo, l'operazione artistica diventa travaglio, sublime, deliziosa e terribile necessità e schiavitù dell'anima. Siamo in piena esaltazione romantica, i cui germi son nati in pieni Lumi come serpi latenti.
Ecco allora l'immagine dell'intellettuale saturnino, ecco rifiorire la melancholia come splendido elleboro, fiore della creazione e dello spleen, carnoso e senza profumo.