Nel
1936 Picasso lavora alle incisioni di un’antologia della Histoire Naturelle di Buffon. La commissione gli era stata fatta dal mercante d’arte ed editore
Ambroise Vollard, di cui però la morte improvvisa impedisce la pubblicazione. Per la quale si dovrà attendere il 1942 e il successore di Vollard, Martin
Fabiani.
Picasso compie qui il suo sogno: avvicinare l’incisione alla pittura, attraverso la tecnica della maniera allo zucchero, ciò che gli permette di lavorare in modo altrettanto vivace e sciolto che nei dipinti.
Ma la storia e l’interesse del libro non si fermano qui. Picasso regala all’amante Dora Maar un esemplare del libro il 17 febbraio 1943, per riprenderlo qualche giorno dopo, in seguito ad una disputa. E’ qui che, in un solo pomeriggio e con estrema rapidità, Picasso disegna a pennino, pennello e inchiostro più di quaranta disegni, la maggior parte dei quali a piena pagina. Sono teste di animali, di uomini barbuti, di donne, metamorfosi dello stesso pittore e della sua amante. Una specie di bestiario affascinante e crudele, a volte misterioso, che testimonia i rapporti difficili tra Picasso e la sua compagna, e la fine del loro amore.