Ma se si danno le spalle alla metropoli, se la si lascia là in basso a sfumare, i passi includono un respiro diverso e ci si crederebbe in una bolla che, quasi fuori dal tempo, ne include molti. Ci sono il bosco, ed in mezzo la nobile Kenwood House, misurata e tersa scatola delle meraviglie di Robert Adam. Più in basso, ancora bosco e la ricca borghese Fenton House nella piccola cittadina; il cimitero di St. John e la sua noncuranza romantica; i cimeli di Keats tra le sue dolcissime more. E i pond.
A Hampstead nuotare nei pond ha una lunga tradizione. Esiste persino un’istituzione, la Hampstead Heaths Ladies’ pond, fondata nel 1925 e tutt’ora attiva. Rito di passaggio per molte donne, il nuoto nel laghetto viene definito una pratica di libertà, addirittura una terapia per alcune. Ci si imbatte nelle bagnanti d’estate e d’inverno, mentre si tuffano e nuotano tra anatre, libellule, alghe. Un interessante racconto per immagini della fotografa Ruth Corney, Kenwood Ladies’ Pond, raccoglie vent’anni di atmosfera bucolica e sospesa del laghetto di Hampstead.
Tutte le immagini subito sopra sono tratte dal lavoro di Ruth Corney
Nuotare in questi luoghi è un’esperienza che va ben oltre la pratica sportiva in generale e la collina sopra Londra in particolare. Oliver Sacks in Tipi acquatici, racconta della sua passione per il nuoto e soprattutto di nuotare nudo nel fiume Cherwell, a Oxford, “tra i fantasmi di Swiburne e Clough” (Arthur e non Brian...). Tra un pullulare di immagini, quindi, oltre che reali anche letterarie e immaginarie.
Perché chiunque sia nato in terra verde di fiumi, di stagni, di pozze, riconosce un richiamo irresistibile, un fascino primitivo e panico, mai solitario, nell’immersione in quelle acque -e l'esperienza di nuotare nel fiume o nello stagno non è naturalmente una prerogativa inglese. Ambienti circoscritti, cintati e seminascosti dalla vegetazione, verdi e pullulanti di vita, di immagini riflesse, in chiaroscuro e mutevoli, sono all’opposto della distesa marina, vasta e dall’orizzonte spianato. Nuotare nei fiumi, in stagni e laghetti ha a che fare col fascino dell’Arcadia, col mito e la leggenda di personaggi misteriosi e sfuggenti. Incontri in acque fredde e smeraldine che non sempre possono essere prese per sogni.
Tutte le immagini del post, tranne quelle con dicitura diversa, sono foto, disegni e schizzi miei. In particolare, l'ultima immagine è tratta da Venti pezzi facili, una mostra e una pubblicazione che potete parzialmente sfogliare qui (e richiedere qui).