mercoledì 22 febbraio 2017

Petit Tout live

Nathalie Le Breton, ancienne chroniqueuse des Maternelles, a crée il y a quelques mois sa plateforme et sa chaine Youtube Notiseoton pour parler de littérature jeunesse. Elle vient de publier une vidéo dans laquelle elle présente La grande aventure du Petit Tout, publié aux Editions Sarbacane. Un grand bonheur!

Nathalie Le Breton, animatrice della trasmissione televisiva francese Les Maternelles, qualche mese fa ha aperto un proprio canale Youtube, Notiseoton, per parlare di letteratura per ragazzi. E qui ha appena postato un video nel quale presenta La grande aventure du Petit Tout, uscito con le Edizioni Sarbacane. Grande soddisfazione!


martedì 14 febbraio 2017

Less is more (versione italiana)


Spesso tra contenuto e contenitore s’instaura un dialogo e questo rapporto stretto tra ciò che contiene e ciò che contenuto, tra mezzo e sostanza si potrebbe dire, arriva all’identificazione. In questi casi l’uno completa l’altro, lo spiega, lo definisce. Separarli è impossibile. Altre volte il contenitore diventa particolarmente prezioso perché ci svela invece una parte dell’opera (e del suo creatore) altrimenti nascosta. E’ in questo che verte il lavoro straordinario (nel senso letterale di: fuori dall’ordinario) Less in more del fotografo Illés Sarkantyu, interpretazione viva del lavoro di un altro fotografo, Lucien Hérvé. Un lavoro fuori dal comune, appunto.
 


Lucien Hervé (il suo vero nome era László Elkán) è conosciuto per essere stato uno dei più grandi fotografi d’architettura del dopoguerra, il fotografo accreditato di Le Corbusier e di altri architetti celebri come Alvar Aalto e Oscar Niemeyer. Si è spesso scritto sulla precisione e purezza del suo occhio, lodato il suo grande rigore, l’economia di mezzi e il modo, tutto personale, di tenersi al limite tra astrazione e figuratività, con lo scopo di riuscire a mostrare l’idea, il disegno che sta al di là dell’apparenza esteriore delle cose.

Less is more (version française)


Souvent entre contenu et conteneur s’instaure un dialogue, et ce rapport stricte entre ce qui contient et ce qui est contenu, entre moyen et substance on pourrait dire, arrive jusqu’à l’idéntification. Dans ces cas l’un complète l’autre, l’explique, le définit. Impossible de les séparer. D’autre fois, au contraire, le conteneur dévient particulierement precieux, car il nous devoile une partie de l’oeuvre (et de son créateur) autrement cachée. C’est en ceci que porte le travail extraordinaire Less in more de Illés Sarkantyu, intérpretation vive du travail d’un autre photographe, Lucien Hérvé. Un travail hors du commun.



Lucien Hervé (son veritable nom était László Elkán) est connu pour avoir été l’un des plus grandes photographes d’architecture de l’après guerre, le photographe attitré de Le Corbusier et d’autres architectes célébres, Alvar Aalto e Oscar Niemeyer entre autres. On a souvent écrit sur la pureté et précision de son oeil, loué sa grande rigueur, l’économie de moyens et à la façon, toute à lui, de se tenir sur la limite entre abstraction et figuration, dans le but d’arriver à montrer l’idée, le dessein par delà l’apparence extérieure des choses.

venerdì 10 febbraio 2017

Franz, Dora e le Immagini della fantasia




Sabato prossimo si aprirà il tour della Mostra Internazionale d'illustrazione di Sarmede, con la prima tappa a Monza. Alcuni originali tratti dal mio albo Franz, Dora, la petite fille et sa poupée saranno esposti nella sezione Panorama. Qui il calendario con tutte le tappe dell'itinerario, lungo e ricco di incontri e attività.

Samedi prochain à Monza (près de Milan) l'expo Internationale d'illustration de Sarmede commencera son tour. Des originaux tirés de mon album Franz, Dora, la petite fille et sa poupée seront exposés dans la section Panorama. Ici tout l'itineraire, long et riche en rencontres et activités.


martedì 7 febbraio 2017

Carte modificate




Fino al diciannovesimo secolo la carta era un bene raro e costoso e perciò riutilizzata. In particolare le carte da gioco scompagnate o sciupate venivano riutilizzate per differenti usi: carte da visita, contratti (immagine qui in basso), ricevute di prestiti, piccola corrispondenza, inviti, note,… Alle volte venivano addirittura ristampate per diventare certificati o diffondere testi politici o libelli.

Cartes détournées



Jusqu’au début du XIX siècle le papier étant rare, les cartes à jouer dépareillées ou abîmées étaient utilisées à des fins diverses: cartes de visite, réclames, reconnaissances de dettes, contrats (images ci-dessous), petite correspondance, invitations, notes… Parfois même elles étaient réimprimées, pour servir de certificat ou diffuser des textes politiques ou des pamphlets.