martedì 2 luglio 2019

Prima che fosse Alice

Charles Dodgson self-portrait

Charles Lutwidge Dodgson aveva a quanto pare un portamento bizzarro e un altrettanto bizzarro carattere; non si può stabilire quale delle due cose influenzasse l'altra. Il cognome sfidava la nota balbuzie e, forse anche per questo, preferì usare uno pseudonimo per pubblicare le sue storie. Aneddoti a parte, Lewis Carroll scrisse Alice in the Wonderland, ed è soprattutto per questo (e con questo nome) che viene ricordato. 

Come molti suoi contemporanei, Lewis Carroll si dilettava di fotografia. Henry Peach Robinson, suo contemporaneo, metteva in scena quadretti fiabeschi con fanciulle e bambini in costume. Lo stesso sir James Matthew Barrie, il papà di Peter Pan, si lasciò sedurre dalla nuova arte, realizzando il racconto The boys Cataway con una serie di fotografie con bambini in pose teatrali d'intento spiccatamente narrativo.



Sopra alcuni fotogrammi di Cappuccetto Rosso di Henry Peach Robinson: La bambina riceve dalla mamma il paniere per la nonna, Cappuccetto Rosso bussa alla porta della casetta della nonna e infine la bambina al cospetto del lupo travestito. Sotto alcuni fotogrammi di The boys Cataway di sir Matthew Barrie. La sequenza è una vera e propria storia narrata per immagini fotografiche, originariamente con didascalie in calce.



Quando Lewis Carroll immortalava i suoi amici bambini e in special modo Alice Liddel, non faceva quindi nulla di stravagante o inusuale. Alice Liddel fu il modello dell'Alice di Alice in the Wonderland e del seguito, Through the Looking Glass. Questo è noto a tutti. Quello che forse è meno noto, è quanto Carroll impose del suo modello al disegnatore del libro, John Tenniel. 

Charles Lutwidge Dodgson e la foto di Alice Constance, che si avvicina di più al personaggio disegnato dallo scrittore. In basso invece una delle foto di Alice Liddel più note.




Tenniel disegnò per la prima edizione dell'opera un'Alice rimasta nella storia e dalla quale nessuno, nemmeno Disney negli anni 50 del Novecento, riuscì a scostarsi. Ma Tenniel non aveva lavorato in libertà, potendo semplicemente ispirarsi alla lettura del testo... 

Lewis Carroll, oltre la scrittura dei sermoni e delle fiabe, la fotografia, la matematica e la logica, si applicava con passione anche nel disegno. Il manoscritto di Alice è accompagnato da  illustrazioni dell'autore, integrate perfettamente al testo. E così Carroll pensava inizialmente di pubblicarlo. Ma poi ci ripensò, e decise di rivolgersi per le immagini ad un professionista. La scelta cadde su John Tenniel, noto disegnatore della rivista Punch. Sappiamo da uno scambio epistolare quanto Tenniel fosse riluttante ad accettare l'incarico. E' del gennaio del 1864 la richiesta di Lewis Carroll a Tenniel di 12 xilografie per Alice. La risposta è negativa: Tenniel ha troppo da fare. Ma il 5 aprile 1864 l'illustratore ci ripensa e accetta. Accetterà a questo punto di riferirsi puntualmente allo schema dei disegni del manoscritto e possiamo solo ipotizzare un certo disappunto nella rigorosità della richiesta. Ad ogni modo la fatica di portare a termine l'impegno è nota, testimoniata dallo scambio epistolare tra Carroll e Tenniel e, secondo alcuni, dalle numerose sviste presenti nelle immagini, incongruenze ed errori che gli appassionati di Alice hanno scovato con maligno appagamento. 



A confronto alcuni disegni del manoscritto di Alice di Carroll e le immagini per quei passaggi del testo "ricopiate in bella" da Tenniel.

Nell'ottobre del 1864 quindi Tenniel presenta a Carroll la prima immagine per approvazione, quella del Bianconiglio che scappa. Nel frattempo Carroll si è convinto che 12 immagini non sono sufficienti e commissiona a Tenniel 34 xilografie, che verranno realizzate seguendo l'accurato calcolo tra righe e immagini studiato da Carroll stesso.



Le matrici xilografiche originali di Tiddel della prima edizione di Alice in the wonderland

Ad ogni modo, Tenniel non solo portò a termine Alice in the Wonderland, ma gli venne commissionato anche il seguito, Through the Looking Glass, nonché la versione ridotta al primo testo Nursery Alice, con le xilografie della prima edizione dipinte. L'Alice che noi conosciamo è tutto sommato la sua.

Per gli appassionati, consiglio il sito http://www.alice-in-wonderland.net ricco di approfondimenti su vari aspetti del testo di Carroll, con una serie di succulente letture, immagini e link utili per addentrarsi nel Wonderland del controverso Carroll provvisti di possibili piste.