venerdì 2 ottobre 2020

Di un Museo di Storia Naturale che un giorno nascerà

La vita è ricca di viaggi e avventure impreviste. Spesso si salpa, ma non si sa quando e se la nave arriverà in porto, o come ci arriverà...

L'anno si apriva con la partenza di un ricco progetto nelle scuole alla biblioteca di Corbetta (Mi): Piccolo Museo di Storia Naturale, una serie di laboratori nati dall'appassionata lettura delle coraggiose e entusiasmanti imprese dei primi esploratori naturalisti del XIX secolo. Quegli uomini che hanno fatto non solo la storia delle scienze naturali, ma hanno concepito i primi musei, frutto della convinzione che tanta meraviglia potesse (e dovesse) essere condivisa tra la gente. Non più prerogativa di dotti, studiosi e accademie, le collezioni raccolte da questi pionieri delle moderne scienze, hanno costituito i primi luoghi del sapere concesso a tutti.

Il progetto prevedeva incontri settimanali con le scuole primarie e, costruito alternando momenti di lettura e racconto a momenti di attività manuali, sarebbe sfociato nella costituzione di un vero e proprio Museo di Storia Naturale effimero, museo di un giorno che esponesse le "scoperte" di tutti i partecipanti. 

Ciascun bambino immaginava di partire per un viaggio d'esplorazione, durante il quale scopriva una strana creatura, un animale mai visto né classificato prima. La strana creatura scaturiva dall'immaginazione e dalle mani dei bambini, manipolando e assemblando con l'argilla materiali naturali come bacche, foglie, bastoncini e semi. Lo scopritore dava poi un nome alla propria creatura e ne tracciava un identikit: schizzi, annotazioni sulle caratteristiche fisiche e le abitudini, l'habitat e le curiosità, andavano a costituire uno speciale taccuino che accompagnava il ritrovamento.

Sono state decine e decine gli animali scoperti nei fantastici viaggi che abbiamo compiuto insieme a gennaio e febbraio di quest'anno. Ne avremmo scoperti tanti e tanti altri. Sfortunatamente la nostra stagione di avventure è stata interrotta anzitempo, a causa di un'altra strana creatura, ma invisibile e terribilmente subdola: il virus Covid-19. Questo essere non atteso e tantomeno benvenuto, non ci ha permesso di completare il progetto.

Il nostro Piccolo Museo di Storia Naturale sarebbe stato di sicuro il più straordinario museo di Storia Naturale del mondo. Possiamo consolarci un po' con le immagini che raccolgono e testimoniano i nostri exploit come scienziati in erba e il nostro grande divertimento. Rimane un piccola raccolta di alcuni degli animali scoperti nei nostri viaggi immaginari. E la speranza che prima o poi nasca davvero un museo simile, un museo dell'immaginario e del gioco, completamente surreale e gioioso, di tutti e per tutti.



Per le foto d'inizio post, da sinistra a destra: Mappa del Sud America inserita poi ne Le voyage pittoresque dans les deux Amériques di Alcide d'Orbigny, Tenré éditeur, Paris, 1836; stampa ottocentesca che ritrae il Beagle (Getty images) e un dettaglio dei carnet di Alexandre von Humbold conservati alla Staatsbibliotek di Berlino. Il secondo gruppo di foto ritrae la mia personale raccolta di "bestioline". Tutte le altre foto sono state scattate da me durante i laboratori.